Questa circolare è una cosa ridicola
IL GAZZETTINO – Già 300 biotestamenti la circolare non ci ferma
Domenica 21 Novembre 2010, UDINE
Dopo lo “stop” ai Comuni sui registri che raccolgono i testamenti biologici, arrivato con la circolare sottoscritta da tre ministri, a Udine la cellula friulana dell’Associazione Luca Coscioni (che peraltro, ovviamente, non è un Municipio) fa sapere che andrà avanti tranquillamente nell’iniziativa di raccolta delle dichiarazioni di volontà. «Questa circolare è una cosa totalmente ridicola – esordisce Luca Osso, dell’associazione Coscioni -. Hanno scoperto l’acqua calda: si sapeva da sempre che queste dichiarazioni non sono vincolanti per i medici.
Pertanto, noi continuiamo con la nostra iniziativa. L’11 dicembre saremo in via Canciani con il nostro banchetto e il 15 dicembre torneremo con i notai», conclude. Anche perché, fa notare Osso, dall’avvio ad oggi «sono stati sottoscritti un centinaio di testamenti biologici e abbiamo circa 190 prenotazioni per le prossime date». Nel dettaglio, «abbiamo raccolto 55 dichiarazioni il 17 novembre, quando c’erano con noi due notai, e 37 ad ottobre.
Le prossime date di dicembre e gennaio sono già tutte occupate per far fronte alle prenotazioni già ricevute». Osso spiega poi che «questo è un atto di diritto privato che non è coercitivo nei confronti di un dipendente pubblico come, per esempio, un medico. Il fatto che ci sia la presenza di un notaio ha due vantaggi, che assevera una data certa e una provenienza certa. Quindi, noi andiamo avanti con la raccolta, ritenendo che la circolare non dica nulla di nuovo e sia quasi ridicola nel tempismo e nei contenuti».
Osso rammenta che «il nostro non è un registro comunale. Purtroppo il Comune di Udine non ha un registro: non siamo riusciti a farlo adottare all’amministrazione Honsell. Il nostro registro viene conservato da un notaio. Noi scriviamo sul registro che, in quella data, a quella data ora, il signor tale ha consegnato la sua dichiarazione, che è conservata presso quel tal notaio e protocollata con il numero tot». Quanto alla circolare, Osso ritiene che «quel documento non dice nulla di nuovo, ma apre la strada ai ricorsi. A quanto mi risulta ci sono già Comuni che stanno pensando ad un ricorso contro la circolare dei ministri.
Questo vorrà dire solo che la battaglia per l’autodeterminazione dei cittadini si trasferirà nei tribunali». Per l’assessore comunale Kristian Franzil (che è anche segretario regionale del Prc), l’uscita della circolare «è una cosa abbastanza strana. Il governo non fa le leggi, i Comuni nella loro autonomia almeno fanno qualcosa e poi, con una circolare, si manda tutto a repentaglio. Un ricorso? Non credo che lo faremo come Comune, anche perché sarà l’Anci nazionale, a quanto pare, a fare un ricorso al Tar».