Radicali: la Provincia spende troppo per enti, consorzi e società di cui fa parte

IL MESSAGGERO VENETO (Gorizia) 21/12/2010 – Radicali: la Provincia spende troppo per enti, consorzi e società di cui fa parte – «Non sono così necessari per i cittadini»

«Sotto l’albero di Natale gli elettori della provincia di Gorizia rischiano di trovarsi in regalo il nome del candidato del Pd alle prossime provinciali. In qualità di segretario della locale Associazione radicale, ritengo di avere qualche titolo per intervenire perché alle scorse elezioni provinciali i Radicali, che assieme ai Socialisti vivevano la stagione della Rosa nel pugno, decidessero di appoggiare la candidatura di Gherghetta in ragione di un accordo politico incentrato su diritti civili e trasparenza amministrativa»: ad affermarlo è Lorenzo Cenni.

«Il presidente Gherghetta ha interloquito con i Radicali in ragione delle tante battaglie politiche da noi intraprese: moratoria esecuzioni capitali, Tibet, trasparenza amministrativa, carcere, testamento biologico e di ciò gli rendiamo merito. Passati cinque anni, il bilancio c’impedisce di ripetere la scelta politica di allora poiché, se qualcosa è stato fatto sui diritti civili, poco o nulla è stato fatto in materia di trasparenza. Il caso del Consorzio universitario è emblematico: dopo aver dimostrato l’inutilità del Consorzio, il tutto si è risolto con un giro di poltrone e tutto è tornato come prima».

Entro fine mese la Provincia deve dar attuazione alla deroga della legge 244 del 2007. La Provincia deve, cioè, decidere quali siano le aziende partecipate di stretta necessità istituzionale e quindi dismettere tutte le altre forme di partecipazione. «A oggi – rimarca Cenni – non si ha notizia di alcun dibattito orientato a decidere da quali partecipazioni la Provincia debba recedere, mentre sarebbe assai utile sapere che cosa pensino i futuri candidati del fatto che la Provincia spenda quasi tre milioni per 11 partecipate.

Sono davvero così necessari per i contribuenti Consorzio per lo sviluppo industriale del Comune di Monfalcone, Consorzio di sviluppo industriale e artigianale di Gorizia, Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia, Consorzio universitario del Friuli, Consorzio per lo sviluppo internazionale dell’Università di Trieste, Consorzio Gorizia e l’Isontino, Consorzio isontino servizi integrati, Orchestra sinfonica e Associazione culturale Palazzo del cinema?

Se anche fossero aziende tutte economicamente sane, e non lo sono, noi Radicali vorremmo sapere se siano ritenute di “stretta necessità”, perché questo chiede la legge». Per il segretario radicale, «è la stessa identica storia del Consorzio universitario e, prima ancora, dell’autoporto con la nomina del giovane Podlipnik: nomine di regime. È sempre la stessa storia della spartizione partitocratica utile ad alimentare piccoli gruppi di capitalismo padronale con nessuna differenza tra destra e sinistra. Se in consiglio o in giunta ci fosse stato un solo radicale questi dibattiti sarebbero meno clandestini».

Visited 10 times, 1 visit(s) today
Condividi

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *