Biotestamento, la Guzzanti testimonial per Eluana
IL MESSAGGERO VENETO (Udine) 28/01/2011 – Biotestamento, la Guzzanti testimonial per Eluana
Il 7 febbraio sarà ospite di un convegno organizzato dall’associazione intitolata alla Englaro
All’incontro interverranno docenti di Bioetica, politici e medici. Il 9 febbraio presentazione del libro di De Monte e Gori alla Camera
Dici “testamento biologico” e, in Italia, si scatena il finimondo: chi grida allo scandalo e chi invoca il diritto all’autodeterminazione, chi cerca di affossarlo a suon di decreti e chi chiede a gran voce l’istituzione di un registro. Guai, però, smettere di parlarne: il rischio, di fronte a un tema così scomodo, è di farlo (volutamente) finire nel dimenticatoio. Ecco perchè, anche per il convegno di quest’anno, l’Associazione “Per Eluana” ha deciso di tornare ad approfondire il tema del “Testamento biologico”. Sottotitolo: “Liberi di scegliere”.
Ed ecco perchè, a fare da “testimonial” all’evento, sarà un personaggio in vista come Sabina Guzzanti, a sua volta impegnata in numerose battaglie per l’affermazione dei diritti dell’uomo. Emblematica la data, fissata in lunedì 7 febbraio. Non nella ricorrenza del 9 febbraio, dunque, cioè nel giorno in cui, due anni fa, Eluana Englaro cessava di vivere, dopo 17 anni di stato vegetativo permanente, nella stanza de “La Quiete” nella quale l’anestesista Amato De Monte e la sua équipe attuarono il protocollo di interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione.
Gli organizzatori hanno preferito evitarla, per non rinfocolare le polemiche seguite alla recente decisione del sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, di istituire – non a caso nel 9 febbraio – la Giornata nazionale degli stati vegetativi. «Quel giorno – spiega Cinzia Gori, l’infermiera che, insieme al marito De Monte e al resto dello staff, assistette Eluana – faremo silenzio. Noi, come le altre associazioni che si sono dissociate dall’iniziativa del governo». Silenzio rispetto alle polemiche, ma non alla loro “crociata” che, al contrario, intendono rinnovare in ogni sede possibile, in vista della ripresa della discussione del decreto Calabrò in Parlamento.
Non è un caso, dunque, se, proprio il 9 febbraio, De Monte e Gori saranno a Roma, per presentare alla Camera il loro libro, “Gli ultimi giorni di Eluana”. Ci andranno su invito dell’onorevole Maria Antonietta Farina Coscioni, che ne discuterà insieme ai colleghi Chiara Moroni e Livia Turco e al senatore Giuseppe Saro, in un incontro introdotto dal professor Antonio Cavicchia Scalamonti. L’appuntamento udinese, promosso con il patrocinio del Comune di Udine, si terrà invece al Palamostre, a partire dalle 20. Sul palco, dunque, anche Sabina Guzzanti, alle prese con la lettura di una serie di brani tratti dallo stesso volume scritto a quattro mani da De Monte e Gori e dal romanzo “Mare dentro”, di Ramòn Sampedro.
L’incontro si aprirà con due testimonianze: quella di Loredana Margutti, madre di un ragazzo tetraplegico, morto all’ospedale di Udine due mesi prima di Eluana, dopo aver vissuto per 20 anni con uno stimolatore diaframmatico e, una volta ricoverato in Rianimazione, avere rifiutato il ventilatore, e quella di Annibale Fasan, disabile affetto da distrofia muscolare ingravescente della provincia di Treviso. Al tavolo dei relatori, oltre al sindaco Furio Honsell, un lungo elenco di politici, professori e medici.
Dagli onorevoli Saro (Pdl) e Coscioni, segretario della Commissione affari sociali e co-presidente dell’Associazione “Luca Coscioni”, ai professori Maurizio Mori, presidente della Consulta di bioetica onlus, Demetrio Neri, componente del Comitato nazionale di bioetica, Aristide Paci, presidente dell’Opera assistenza orfani sanitari italiani, e Leopoldo Coen, docente di Diritto amministrativo all’università di Udine. Previsto anche un intervento di Annalisa Silvestro, presidente della Federazione nazionale collegi infermieri. Il convegno sarà moderato dal professor Sergio Bartolommei, docente di Bioetica all’università di Pisa.