Referendum, ultimatum dei promotori
IL PICCOLO (Gorizia) 30/01/2011 – Referendum, ultimatum dei promotori
CONVOCATO PER DOMANI IL COMITATO DEI GARANTI DEL COMUNE – Pronti a ricorrere in tribunale se l’iter sarà artatamente rallentato
Portelli: «Questione di etica e di morale»
I referendum comunali adesso rischiano di finire sui banchi del Tribunale. Ieri i promotori dei referendum hanno inviato una diffida scritta al Comitato dei garanti ed al presidente del Consiglio comunale Roldo (oltre che, per conoscenza, anche a tutti i consiglieri, al sindaco Romoli ed segretario generale del Comune), invitandoli a procedere celermente nell’iter che deve portare all’approvazione ed all’indizione del referendum.
IL FAX. Attraverso il documento, inviato ieri mattina via fax e firmato dall’avvocato Marzia Pauluzzi, tra i promotori del referendum, il comitato “invita e diffida il Comitato dei Garanti a verificare senza ritardo le sottoscrizioni depositate a corredo dei quesiti referendari ammessi”, ed “il Consiglio comunale a deliberare senza ritardo la data della consultazione referendaria, da svolgersi nell’anno 2011”. In caso contrario, trattandosi di atti dovuti e non discrezionali, il comitato non esclude di portare avanti azioni giudiziarie, tra le quali un eventuale denuncia in sede penale per omissione di atti d’ufficio. Verrebbe anche nominato un commissario ad acta, che provveda agli adempimenti mancati dai Garanti e dal Consiglio comunale.
«La speranza è di non dover arrivare di fronte ad un giudice – ha detto l’avvocato Pauluzzi durante la conferenza stampa convocata dall’opposizione, con Lorenzo Cenni, dei Radicali, Dario Ledri, del Forum, ed i consiglieri comunali Franco Zotti (Lega Nord), Federico Portelli (Ulivo-Pd), Marko Marincic (Forum) e Donatella Gironcoli (Idv) -, ma il Comune sta mettendo i bastoni tra le ruote a referendum per i quali invece tutto sarebbe pronto». A tal proposito il capogruppo del Pd Portelli ha ricordato di aver proposto a Romoli diverse opportunità (non accolte) per portare in Consiglio la discussione dei referendum, dallo slittamento della seconda seduta della scorsa settimana alla convocazione urgente di una nuova assemblea per domani sera.
I VOUCHER. Portelli ha attaccato Romoli anche sul caso-voucher. «Ribadisco che non ce l’ho affatto con i dipendenti del Comune – ha spiegato -, e che è stata la giunta, accorciando i tempi, a non garantire parità di trattamento a tutti i cittadini sull’accesso alle informazioni. La giunta ha responsabilità che non vanno scaricate sui dipendenti». Confermando la richiesta dell’istituzione di una commissione bipartisan per indagare sulla vicenda, i consiglieri d’opposizione hanno liquidato l’iniziativa del sindaco Romoli di inviare tutti gli atti alla Procura. «È perfettamente inutile – ha spiegato, affiancandosi a Portelli, Marko Marincic -, perché sappiamo già che non si tratta di un illecito, ma piuttosto di una questione di etica e moralità».
Il leghista Zotti (che per primo ha denunciato il caso e, da membro della maggioranza, ha sottolineato di aver preso parte all’iniziativa dell’opposizione «con senso di dovere, da consigliere comunale, perché la verità deve venire a galla») ha ribadito di trovare «vergognoso l’utilizzo dello strumento dei voucher per aiutare gli amici degli amici, figli di dirigenti che non hanno certo bisogno di duecento euro per arrivare alla fine del mese».
«Evidentemente anche Gorizia ha la sua piccola lobby – ha commentato amaramente Donatella Gironcoli -: siamo stufi di bandi e criteri fatti sempre ad personam. Ci vogliono chiarezza e trasparenza».
Marco Bisiach