I promotori: costi non esorbitanti
IL PICCOLO (Gorizia) 24/02/2011 – I promotori: costi non esorbitanti
Pipi: «Il Comune ha un fondo specifico per le consultazioni»
Possono esultare, i promotori del referendum. Ora la data c’è. «Siamo soddisfatti, ed è positivo che la data della consultazione non sia slittata», commenta l’avvocato Marzia Pauluzzi,uno dei membri del comitato pro referendum, che sottolinea anche come il problema dei costi non dovrebbe sussistere. A prescindere dal fatto che, se accorpato ai referendum nazionali, quello comunale vedrebbe il suo costo ridimensionarsi abbondantemente, nel bilancio delComune di Gorizia dovrebbe già esserci una posta specifica per questo scopo.
«In base al suo Regolamento, il Comune deve prevedere in bilancio ogni anno 100mila euro per l’ipotesi del referendum – spiega anche Pietro Pipi, dei Radicali -. Ora io chiedo di sapere se l’amministrazione rispetta il suo stesso regolamento o meno, visto che in queste ore si cerca di confondere i cittadini parlando di spese esorbitanti per le casse pubbliche». Il riferimento di Pipi va ovviamente al duro attacco ai promotori del referendum da parte dell’assessore Guido Germano Pettarin, che ha stimato in oltre 80mila euro i costi della consultazione.
Cifre giudicate esagerate dagli stessi promotori e dall’opposizione,comespiega il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Federico Portelli. «Il problemanonè stato affrontato in commissione, ma da una prima analisi deduco che la stima di Pettarin è campata in aria, ed i costi sarebbero ampiamente inferiori. Si potrebbe ad esempio risparmiare moltissimo impiegando volontari e dipendenti già stipendiati». (m.b.)