Accusato di crimini contro l’umanità. Capi di Stato gli hanno baciato la mano. Gheddafi? No. Il Papa

NOTIZIE RADICALI 07/03/2011 – Accusato di crimini contro l’umanità. Capi di Stato gli hanno baciato la mano. Gheddafi? No. Il Papa

Da qualche giorno c’è una notizia che gira sul web e che pochi mezzi di comunicazione hanno dato: il 14 febbraio u.s. due cittadini tedeschi hanno presentato una denuncia penale contro papa Ratzinger alla Corte Penale internazionale. La denuncia è per crimini contro l’umanità in base all’art. 7 dello Statuto della Corte, e riguarda tre crimini effettuati su scala mondiale che fino a questo momento non sono stati denunciati perché, come spiegato nelle motivazioni, partono da un’istituzione con a capo “massime eminenze” che sembrano essere considerate al di sopra di qualsiasi reato, offuscando la coscienza giuridica.

Nell’esposizione dei motivi vengono elencati i tre crimini che sono:
1. il mantenimento e la guida di un regime totalitario mondiale di coercizione che sottomette i propri membri con minacce terrificanti paura e che costituiscono un rischio per la salute;
2. il mantenimento del divieto letale di fare uso di profilattici anche nel caso in cui sussista il rischio di contagio con il virus HIV/Aids;
3. l’istituzione e il mantenimento di un sistema mondiale mirante a mettere a tacere e trattare con misure di favore i crimini di natura sessuale commessi da sacerdoti cattolici, cosa che favorisce il continuo ripetersi di questi crimini.

L’esposto è ben scritto e ben argomentato, merita leggerlo nonostante siano più di 60 pagine. Lo si trova in rete anche se i media non ne parlano, ma anche in internet (che ancora non risente in maniera apprezzabile della censura) alle volte è difficile trovarlo perché là dove c’è dopo un po’ sparisce misteriosamente. Provo a pubblicare un paio di link (uno di essi è tedesco) con la speranza che l’esposto ci resti per un po’:

http://www.duesicilie.org/IMG/pdf/papa-denuncia_penale-2011.pdf

Facciamo qualche considerazione di fantapolitica: se il tribunale penale internazionale dovesse riconoscere che un Capo di stato fosse un criminale e continua imperterrito a commettere misfatti con il pieno appoggio del suo popolo potrebbe investire del problema l’ONU che è la più importante ed estesa organizzazione intergovernativa che esiste. In particolare, sarebbe il Consiglio di Sicurezza dell’ONU l’organo che ha la competenza esclusiva nel decidere contro gli stati colpevoli di minaccia alla pace in quanto è al Consiglio che viene conferita “la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”.

Il Consiglio è costituito da 15 Stati membri di cui 5 sono membri permanenti mentre i restanti 10 vengono eletti ogni due anni. I membri permanenti sono: Cina, Russia, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Francia. Questi ultimi hanno il diritto di veto, possono bloccare qualsiasi decisione loro sgradita e fare in modo che non venga discussa nell’assemblea generale presieduta da tutti gli Stati membri.

Continuando con il ragionamento di fantasia, possiamo presumere che nessuno di questi stati sia politicamente “amico” del Vaticano e in particolare del suo capo, Ratzinger. Ovviamente non la Russia e tanto meno la Cina e neppure gli Stati Uniti che lo stavano braccando per aver tenuto nascosto gli autori degli abusi e violenze sessuali su migliaia di bambini. La Francia poi, non ne parliamo; non è mai corso buon sangue con i papi da quando il loro movimento eretico cristiano, il catarismo, fu soffocato nel sangue nel 1209 da papa Innocenzo III. Si trattò di uno dei più sanguinari e violenti massacri della storia del cristianesimo ad opera di cristiani di Roma contro cristiani francesi. Per non parlare della Santa Inquisizione instaurata a Tolosa da Papa Gregorio IX. I francesi si vendicarono 600 anni dopo con Napoleone che fece detronizzare e arrestare il Papa Pio VII nel 1809. L’idea di detronizzare e far arrestare B16 potrebbe oltremodo galvanizzarli.

Sempre nell’immaginario politico di fantasia che stiamo costruendo, supponiamo che accada davvero che Il Consiglio di Sicurezza autorizzi un intervento contro il Vaticano. In tal caso, una coalizione di volenterosi potrebbe decidere di esportare la democrazia oltre Tevere e quindi preparare l’invasione dello Stato del Vaticano, con lo scopo di far arrestare il Pontefice e mettere al suo posto un cardinale compiacente amico dei volenterosi con l’obbligo di rendere democratico e morale quello Stato che, notoriamente, è antidemocratico e immorale.

C’è tuttavia una cosa in questo scenario di fantapolitica che va a contrappelo, che gratta i nervi perché ancora più sorprendente ancorché reale, tangibile, evidente,concreto: semmai potesse per davvero accadere un evento del genere, purtroppo noi italiani non verremo a saperlo! Perché abbiamo realizzato l’entelechia disinformativa, cioè la realtà che ha raggiunto il suo pieno grado di sviluppo a livello di disinformazione. Perché il nostro Paese era nel 2005 al 42esimo posto in quanto a libertà d’informazione, dietro paesi quali il Mozambico e la Costa Rica, ed è probabile che nel frattempo siamo scivolati ancora più giù. Come i Radicali stanno da anni denunciando la libertà d’informazione è molto compromessa nel nostro Paese, talmente compromessa che potrebbe accadere che se vengono ad arrestare il Papa, noi non lo sapremo.

WALTER MENDIZZA

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