Pietro Pipi – Appello per il Messaggero Veneto di Gorizia
Protestiamo vivamente contro la decisione assunta dal Gruppo editoriale Espresso di cancellare, dopo mezzo secolo di vita, la testata del Messaggero Veneto di Gorizia. Con la soppressione del fascicolo locale è andata persa una preziosa risorsa per la nostra comunità, in particolare (ma non solo), per quella che guarda e si apre al Friuli piuttosto che a Trieste.
Il Messaggero Veneto di Gorizia si è sempre distinto per la puntualità, la precisione e la completezza dell’informazione fornita ai suoi lettori e ha sempre dato spazio a tutte le realtà sociali, economiche, politiche e culturali. Siamo rimasti allibiti e amaramente increduli nel vedere come tutto ciò sia stato spazzato via: tre pagine di formato tabloid, spesso ulteriormente ridimensionate dagli spazi pubblicitari, sparpagliate e quasi introvabili nel fascicolo del Friuli, immiseriscono la qualità dell’informazione in modo tale che, come già sta accadendo, nessuno è più invogliato ad acquistare il Messaggero Veneto.
Questo sta provocando inoltre serie ripercussioni al pluralismo dell’informazione a Gorizia e nella sua provincia. Meno informazione significa meno democrazia. Vorremmo sottolineare anche che il manifestato proposito di conservare quantomeno delle adeguate finestre informative nella Destra Isonzo, nei paesi dove “si parla friulano” (ma il friulano si parla anche a Gorizia!) non tiene conto della realtà locale. Ai lettori gradiscani o cormonesi interessa sapere ciò che accade nel loro capoluogo di provincia, a Gorizia, e non a Udine, e soprattutto non a Talmassons o a Moimacco.
Prima che il crollo delle vendite induca la proprietà alla chiusura definitiva anche della redazione tuttora operante,
CHIEDIAMO
che vengano riviste le scelte editoriali garantendo un’informazione dignitosa e decorosa che può concretizzarsi soltanto con il ripristino di 3 pagine di cronaca di Gorizia, ferme restando le 2 dell’Isontino e recuperando quella dello sport misteriosamente scomparsa.