Testamento biologico respinto

IL MESSAGGERO VENETO (Provincia) 08/04/2011 – Testamento biologico respinto

Il Comune ha bloccato la proposta avanzata da Lorenzo Cenni

GRADISCA Richiesta respinta in quanto la giunta comunale “ritiene opportuno non prendere provvedimenti in merito in attesa di prossimi interventi legislativi”. E’ la motivazione presentata dal Comune di Gradisca nel respingere, per la seconda volta, la richiesta avanzata da Lorenzo Cenni, referente per la provincia di Gorizia dell’associazione radicale “Certi diritti” di depositare le proprie dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat), ovvero il testamento biologico, nel registro istituito l’anno scorso da palazzo Torriani.

«Gradisca – afferma Cenni – è stato il primo Comune in regione a istituire un proprio registro per Il testamento biologico, ma ora è anche tra i pochissimi ad averlo bloccato. Molti altri Comuni, invece, hanno soprasseduto alla circolare ministeriale firmata dai ministri Sacconi, Maroni e Fazio, anche Cormòns: una direttiva secondo la quale che i Comuni non possono occuparsi di tematiche relative al testamento biologico. L’associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), però, sostiene che i Comuni non regolamentano il modo in cui una persona deve fare il testamento biologico, non vogliono cioè cambiare una legge, ma semplicemente accolgono e conservano tali dichiarazioni.

L’Anci ritiene quindi che i Comuni abbiano competenza e pieno diritto d’azione, in quanto Il loro operato non entra nel merito della legge. Dispiace, tuttavia, che proprio il primo Comune di Gradisca, dimostratosi così sensibile in un primo momento, ora non difenda una sua scelta. Un secondo rifiuto che, tuttavia, non mi ferma: proseguirò nell’inoltrare la richiesta al mio Comune». (m.c.)

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