I radicali: referendum assieme alle amministrative
IL PICCOLO (Gorizia) 16/04/2011 – I radicali: referendum assieme alle amministrative
Perché a Gorizia non si possono accorpare in un’unica e medesima data le elezioni amministrative con i referendum mentre altrove si può? Stringi, stringi, è questa la domanda che che si fanno e rivolgono all’amministrazione comunale Pietro Pipi e Marzia Pauluzzi, promotori entrambi dei Referendum comunali e appartenenti all’associazione radicale “Trasparenza è Partecipazione”. I due evidenziano quanto sta succedendo nel capoluogo lombardo. «Milano e Gorizia vivono un interessante parallelo – scrivono in un articolato comunicato stampa -. Nelle due citta’, guidate da due berlusconiani doc, tra maggio e giugno si terranno elezioni amministrative, consultazioni su referendum nazionali e consultazioni su referendum locali. In entrambe le città i referendum locali vedono tra i promotori Radicali e Verdi».
Nessuna stranezza se non fosse che: «È recente la notizia che il sindaco Moratti, con la firma del decreto sindacale n. 19, ha accorpato in un unico turno le consultazioni referedarie nazionali e comunali: il 12 e 13 giugno gli elettori del Comune di Milano si esprimeranno in merito ai 3 referendum nazionali e a 5 referendum consultivi comunali. Al sindaco Romoli – attaccano Pietro Pipi e Marzia Pauluzzi – chiediamo di mettere da parte le false polemiche sui costi del referendum e, nel rispetto dello Statuto, seguire l’esempio della sua collega meneghina, accorpando referendum nazionali e referendum comunali consultivi in unica tornata».
Aggiungono con una punta di polemica: «Ogni dilemma che abbia sino ad oggi agitato i sonni dell’amministrazione comunale di Gorizia è già stato risolto dalla sindaco Moratti; in attesa che i vari organi istituzionali, che il Comune ha dichiarato aver investito della complessa questione della possibilità di votare nella stessa giornata per i referendum nazionali e per i referendum comunali, forniscano una risposta, il Comune potrebbe prendere esempio da Milano, e procedere senza ritardo all’accorpamento». Proprio per questo, «come promotori, confidiamo che già nel prossimo Consiglio Comunale il Sindaco, sulla scorta del buon esempio della Collega milanese, comunichi all’aula la volontà di accorpamento», concludono i due esponenti radicali.