Legge Calabrò – Legge liberticida ed anticostituzionale

Dopo domani alla Camera è prevista la ripresa del dibattito e la votazione sulla “Legge Calabrò”, che, seguendo la famigerata legge 40 sulla fecondazione assistita,  si va delineando come un’altra legge liberticida ed anticostituzionale. Dichiarasi espressamente favorevoli all’istituzione di un registro per il testamento biologico a livello comunale, così come ha fatto nel suo programma la Lista Civica Trieste Cambia nella quale mi sono candidata, ha l’importante e doveroso significato di opporsi ad una legge che limiterà di fatto , in senso drammatico, il nostro diritto  di autodeterminazione sancito dall’art.32 della Carta Costituzionale.

Molte città italiane hanno già adottato il registro per il testamento biologico e a poco  ha potuto la circolare, firmata dai ministri Maroni (Interno), Sacconi (Politiche Sociali) e Fazio (Salute)  dove si afferma come la materia del fine vita rientri «nell’esclusiva competenza del legislatore nazionale» per quanto «non risulti da esso regolata», e che ha definito l’intervento dei Comuni in questa materia «esorbitante» e gli effetti dei suoi eventuali provvedimenti «privi di effetti giuridici». Su tale direttiva è intervenuta infatti  l’associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), che  sostiene che i Comuni non regolamentano il modo in cui una persona deve fare il testamento biologico, non vogliono cioè cambiare una legge, ma semplicemente accolgono e conservano tali dichiarazioni.

L’Anci ha quindi stabilito che i Comuni hanno competenza e pieno diritto d’azione, in quanto il loro operato non entra nel merito della legge. Se mai quindi la proposta Calabrò dovesse trasformarsi malauguratamente in legge è chiaro che i registri adottati dai singoli comuni diventerebbero prezioso materiale per i ricorsi dei cittadini che vorranno vedersi riconosciuto il proprio diritto all’autodeterminazione. Se ad esempio Eluana Englaro avesse avuto a disposizione uno strumento come il registro per dichiarare le proprie volontà anticipate di trattamento, quasi sicuramente la battaglia di suo padre Beppino sarebbe stata di gran lunga meno dolorosa e meno vergognosamente lunga.

Clara Comelli
Lista Civica Trieste Cambia

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