In Consiglio nessuno sa esattamente cosa ha votato

IL PICCOLO (Gorizia) 27/04/2011 – “In Consiglio nessuno sa esattamente cosa ha votato”

«Ci sono volute due sedute per votare un pasticcio sulla data di convocazione dei referendum». Si apre così una nota di Pietro Pipi e Marzia Pauluzzi (Comitato promotore dei referendum). «Chiedevamo una cosa semplice: accorpamento con i referendum nazionali, e quindi votazione nelle giornate del 12 e 13 giugno. La maggioranza ha fatto carte false per non accorpare le date. Cosa abbiano votato alla fine non lo sa neanche Roldo.

Ora però finito questo teatrino dell’aula ci rivolgiamo al sindaco perché questa vicenda denuncia ancora una volta l’analfabetismo democratico e la barbarie di chi ci governa. I fatti dimostrano che la sindacatura Romoli-Roldo è stata nemica convinta della democrazia diretta e della partecipazione democratica». Aggiungono Pipi e Pauluzzi: «Riteniamo necessario che il sindaco rifletta con attenzione su tutte le possibili conseguenze della scellerata decisione, che dimostra quanto chi amministra e governa abbia paura che i cittadini si esprimano, partecipando direttamente alle decisioni che investono la collettività.

Il segretario comunale, fautore di parere di legittimità della delibera, ieri, nella veste di membro dei “garanti”, ha boicottato i quesiti, oggi, nella opposta veste di consigliere giuridico della maggioranza, dopo la sentenza del Tribunale che ha già dichiarato illegittimo il suo precedente operato, persevera, soffocando le legittime istanze di partecipazione di 1.850 goriziani. Come promotori dei referendum non ci fermeremo a ricorrere alla autorità competente ma siamo pronti a convocare i 1.850 concittadini, per pretendere il rispetto della legalità e delle regole».

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