A Gradisca, sul testamento biologico, c’è qualcosa da nascondere?

In data 15 aprile 2011 ho presentato, come la legge mi permette di fare, una richiesta di accesso agli atti presso il Municipio di Gradisca d’Isonzo chiedendo, essendo interessato direttamente al procedimento amministrativo, che mi venga fornita la documentazione (delibere di giunta, determine e/o altri atti amministrativi) con la quale veniva istituito il registro dei testamenti biologici e la documentazione con la quale il servizio veniva sospeso. La legge prevede che il Comune risponda entro 30 giorni; tale termine è già scaduto ma non ho ricevuto nulla, neppure un atto di diniego o altra comunicazione.

Non comprendendo i motivi per cui i documenti non mi sono stati forniti, è lecito dubitare che ci possa essere qualcosa di irregolare nella decisione che ha portato alla sospensione del servizio. Ho il fondato sospetto che la sospenssione del registro sia stata fatta motu proprio dal Sindaco, senza una delibera di giunta, senza aver sentito il parere delle altre persona che amministrano la città.

Un diritto dei cittadini gradiscani viene sospeso alla chetichella per non avere storie con i ministeri. Altri Sindaci, in Italia, hanno avuto una posizione di tutela verso i propri concittadini e non hanno sospeso il servizio, anzi, si continua ad aprire nuovi registri. Non ricevendo risposte sull’argomento a breve, trovandomi nell’impossibilità di usufruire del servizio, è possibile che debba mettere in atto nuove iniziative, più forti, sicuramente di carattere non-violento.

Lorenzo Cenni cittadino gradiscano – Associazione Radicale Trasparenza è Partecipazione Gorizia

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