Testamento biologico – Nuovo rifiuto a Cenni

IL PICCOLO (GORIZIA) 23/05/2011 – Testamento biologico – Nuovo rifiuto a Cenni

Testamento biologico e coppie di fatto, nasce una Gradisca “alla Zapatero”. Prosegue a tutto campo nella Fortezza la battaglia sui diritti individuali. Il Comune ha respinto ancora la richiesta dell’esponente radicale Lorenzo Cenni (residente nella Fortezza) di poter depositare le proprie volontà nel registro comunale per il biotestamento. Gradisca era stata la prima municipalità della ad averne approvato l’adozione. Ma in realtà a Gradisca – a differenza di Cormòns – non è possibile depositare le proprie dichiarazioni anticipate sul fine vita e il trattamento medico da ricevere (o da rifiutare) nelle situazioni in cui dovesse perdere la capacità di esprimere la propria volontà.

Cenni, dell’associazione radicale Trasparenza è partecipazione, assicura di non avere più avuto risposte alle proprie rivendicazioni.« In data 15 aprile – racconta – ho presentato, come la legge mi permette di fare, una richiesta di accesso agli atti chiedendo che mi venga fornita la documentazione con la quale veniva istituito il registro dei testamenti biologici e la documentazione con la quale il servizio veniva sospeso». La legge prevede che il Comune risponda entro 30 giorni. «Tale termine è già scaduto ma non ho ricevuto nulla, neppure un atto di diniego o altra comunicazione – accusa Cenni – è lecito dubitare che ci possa essere qualcosa di irregolare nella decisione che ha portato alla sospensione del servizio. Ho il fondato sospetto che la sospensione del registro sia stata fatta motu proprio dal sindaco, senza una delibera di giunta, senza aver sentito il parere delle altre persona che amministrano la città”.

A motivare la posizione del Comune era stato l’assessore alla Sanità, Giuseppe Latella: «La giunta ritiene opportuno non prendere provvedimenti – si legge nella scarna nota – in attesa di prossimi interventi legislativi. Si ricorda inoltre che in Provincia è in vigore la convenzione fra la stessa amministrazione provinciale e l’ordine dei notai per consentire la designazione pro futuro di un amministratore di sostegno cui affidare le proprie volontà in ordine al fine vita». (l.m.)

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