Divampa la polemica sul testamento biologico
IL MESSAGGERO VENETO (Gradisca) 25/05/2011 – Divampa la polemica sul testamento biologico
Ancora polemiche, a Gradisca, sul testamento biologico. L’esponente radicale Lorenzo Cenni, residente proprio nella cittadina isontina, si è visto respingere per l’ennesima volta il tentativo di depositare le proprie volontà nel registro comunale per il biotestamento. Il Comune di Gradisca, il primo in regione a dotarsi di un registro in materia, al momento non riceve dichiarazioni di trattamento anticipato in seguito a una circolare emanata nel novembre scorso in forma congiunta dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, e dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio.
A Cormòns, invece, il servizio non è stato sospeso. Ecco quindi che Cenni, il 15 aprile scorso, ha presentato una richiesta di accesso agli atti presso il Municipio di Gradisca, chiedendo gli fosse fornita la documentazione con la quale veniva istituito il registro dei testamenti biologici e la documentazione con la quale il servizio veniva sospeso. «La legge prevede che il Comune risponda entro 30 giorni – afferma infastidito Cenni – tale termine è già scaduto ma non ho ricevuto nulla, neppure un atto di diniego o altra comunicazione. Non comprendendo i motivi per cui tali documenti non mi sono stati forniti. E’ lecito dubitare che ci possa essere qualcosa di irregolare nella decisione che ha portato alla sospensione del servizio». (g.p.)