Gorizia referendum comunali – Immigrato pussa via!!

Solo 108 degli oltre 2.500 residenti goriziani di nazionalità non italiana si è iscritto all’apposito registro per cui solo il 4% degli aventi diritto potrà partecipare al voto sui 3 referendum comunali del 12 Giugno 2011. Una percentuale bassissima che dimostra quanto ridicole siano le recenti polemiche tra Romoli e Pizzamiglio sul presunto razzismo dei goriziani mentre il vero problema è la volontà politica di integrare o meno questi nuovi cittadini. Quello che va misurato, e giudicato, non è l’animo dei cittadini goriziani ma gli atti concreti dell’amministrazione Romoli.

La vicenda dei referendum consultivi è esemplare.

Il comune ha adempiuto all’invio delle lettere come da circolare. E ci mancherebbe pure! Ma a questo atto burocratico dovuto non e’ seguita alcuna iniziativa politica. Nessun dibattito, nessun manifesto, nessuna pubblicità sui media locali. Nulla di nulla. Una amministrazione che non interpreta l’immigrazione solo come bassa manovalanza o come strumento polemico per sventolare il bandierone della sicurezza, a parere di Pipi, avrebbe dovuto informare meglio “lo straniero” per integrarlo e per mostrare la faccia più bella della democrazia: la libertà di voto e di espressione.

Come fu per i nostri nonni, i nuovi goriziani scappano dai loro Paesi in cerca di pane e libertà ed è offensivo credere che i 2.392 che non si sono iscritti non sono “ interessati” a partecipare.

Io dico che il Sindaco Romoli sta sprecando tutte le occasioni offertegli dai referendum comunali scegliendo una linea illiberale. Infatti ha imposto che si votasse solo il 12 quando non sarebbe costato nulla permettere di votare sia il 12 che il 13 assieme ai referendum nazionali, ha limitato l’orario del voto dalle 8 am alle 8 pm, ha ottenuto che si votasse in seggi con coincidenti con quelli nazionali e ha lasciato che prevalesse la linea politica “fiamma-lega” non incoraggiando il voto dei residenti non italiani.

Questa città ha certo bisogno di strade pulite e vie recuperate ma il futuro di una comunità si prepara, anche in termini di maggiore sicurezza, aprendosi alla partecipazione e non facendo il “buttafuori” della democrazia. La proposta dei Radicali al Sindaco è quella di decidere una iscrizione automatica anche per i residenti di altre nazionalità lasciando ai singoli la libertà di votare e come. Meno burocrazia e più libertà, questo chiediamo al Sindaco Romoli.

Pietro Pipi

Comitato promotore Referendum Comunali – Segretario Associazione Radicale “Trasparenza è Partecipazione

Visited 2 times, 1 visit(s) today
Condividi

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *