Il 12 giugno si votano anche 8 referendum radicali

NOTIZIE RADICALI 31/05/2011 – Il 12 giugno si votano anche 8 referendum radicali

di Diego Galli – Il 12 giugno e 13 giugno si votano 4 referendum nazionali (2 sull’acqua, uno sul nucleare e uno sul legittimo impedimento), ma sia a Milano che a Gorizia si terranno ben 8 referendum locali promossi da radicali. In entrambi i casi i radicali hanno copromosso i referendum insieme a forze civiche e verdi. A Milano sono state raccolte 25.000 firme su 5 quesiti riguardanti l’ambiente e la qualità della vita.

A Gorizia sui 3 referendum radicali, per il cui sostegno Emma aveva lanciato un appello a gennaio, sono state raccolte ben 1875 firme (la percentuale di firmatari sui votanti è in proporzione circa 10 volte di più rispetto a quella richiesta a Milano). I referendum goriziani hanno molte ragioni di importanza, sia perché riguardano l’ampliamento dei poteri referendari (abolizione del quorum, composizione non partitocratica del comitato di garanti dei referendum, introduzione della delibera di iniziativa popolare), sia perché sono frutto di una battaglia legale vincente contro un aspetto della “Peste italiana”, grazie a cui il Tribunale di Gorizia ha dato ragione ai radicali contro il Comitato dei garanti riammettendo due referendum che il Comitato aveva respinto.

Un analogo ricorso è stato presentato contro l’esclusione, sempre da parte del Comitato dei garanti, del referendum più politico su cui sono state raccolte le firme, quello sul testamento biologico. Incredibilmente il sindaco ha indetto il voto per il solo 12 giugno, mentre per i referendum nazionali sarà possibile votare anche il 13, non rispettando il regolamento comunale che prevede diritto di concertazione con il comitato promotore per scegliere la data. E’ chiaro l’intento di impedire il raggiungimento del quorum.

Il segretario dell’associazione radicale Trasparenza è partecipazione Pietro Pipi ha manifestato di fronte alla sede del Comune insieme ad un “fantasma” per denunciare il tentativo di sottrarre ai cittadini il diritto di voto, parallelamente a quanto sta accadendo sui 4 referendum nazionali, in particolare quello sul nucleare. Radicali e Verdi hanno intanto ottenuto l’adesione alla campagna referendaria di tutto il centro-sinistra: Pd, lista civica, Idv, Movimento 5 stelle, Sel, Federazione della sinistra, e Partito della minoranza slovena.

Si tratta di una campagna importante che riguarda tanto la difesa dei diritti fondamentali dei cittadini, quanto il loro ampliamento attraverso il rafforzamento degli strumenti di partecipazione e controllo che sempre più vengono rivendicati dalle grandi mobilitazioni di piazza, come quella degli Indignados spagnoli nella cui piattaforma “Democrazia reale adesso!” compaiono a chiare lettere i referendum obbligatori e vincolanti.

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