Testamenti biologici, Latella a Cenni: «Comune in regola»

IL MESSAGGERO VENETO (Gradisca) 31/05/2011 – Testamenti biologici, Latella a Cenni: «Comune in regola»

GRADISCA – Nessuna irregolarità, solo un disguido burocratico alla base del ritardo del Comune nell’ottemperare alla domanda di Lorenzo Cenni, esponente dei radicali, il quale ha richiesto la documentazione con la quale è stato istituito il registro dei testamenti biologici e quella relativa la sospensione del servizio. Dopo aver atteso invano i 30 giorni stabiliti dalla legge, Cenni ha avanzato sospetti circa possibili irregolarità nella decisione che ha portato alla sospensione del servizio.

A spiegare la posizione dell’amministrazione gradiscana è l’assessore alla sanità, Giuseppe Latella: «E’ stato un semplice disguido, tant’è vero che la documentazione nel frattempo è stata fornita al signor Cenni. Voglio sottolineare che in questa vicenda l’amministrazione comunale ha sempre agito con trasparenza. Continuiamo a credere fermamente nell’istituzione del registro, ma vogliamo arrivarci nei modi e nei tempi stabiliti da regole precise, e su questo saremo molto vigili».

Il Comune di Gradisca – il primo nella nostra regione a dotarsi di un registro in materia – al momento non può ricevere dichiarazioni di trattamento anticipato in seguito alla circolare emanata nel novembre scorso in forma congiunta dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, e dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio. Secondo la circolare, i registri per la raccolta dei testamenti biologici istituiti da diversi comuni italiani non hanno alcun valore giuridico e sono da considerarsi illegittimi, in quanto sulla materia unico a poter legiferare è lo Stato.

«La giunta ritiene opportuno non prendere provvedimenti – conclude l’assessore Latella – in attesa di prossimi e più precisi interventi legislativi. Si ricorda inoltre che in Provincia è in vigore la convenzione fra la stessa amministrazione provinciale e l’ordine dei notai per consentire la designazione pro futuro di un amministratore di sostegno cui affidare le proprie volontà in ordine al fine vita». (g.p.)

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