«Referendum comunali ostacolati»
IL PICCOLO (Gorizia ) 09/06/2011 – «Referendum comunali ostacolati»
Bonino: «Bizzarro non accorparli ai nazionali. Peccato non averlo saputo prima»
I referendum consultivi di Gorizia? Un unicum nazionale, anzi: «una bizzarria». Perché l’amministrazione Romoli ha trovato un modo originale per ostacolarli. Parola della radicale Emma Bonino. La vicepresidente del Senato lo ha affermato ieri nel corso dell’incontro con i cittadini organizzato in Consiglio comunale dal Comitato promotore dei quesiti relativi al quorum, al comitato dei garanti e all’istituzione della delibera di iniziativa popolare.
Nel primo pomeriggio la parlamentare aveva incontrato il sindaco Ettore Romoli che le aveva spiegato come l’ordine di far svolgere la consultazione popolare comunale solo nella giornata di domenica, in seggi non coincidenti con quelli dei referendum nazionali e in orari ridotti rispetto a questi ultimi sia arrivato dal Ministero degli Interni attraverso la Prefettura. «A memoria non ricordo casi simili a livello nazionale», ha assicurato Emma Bonino che ha aggiunto: «Mi spiace non averne avuto notizia prima, altrimenti si poteva avviare un’iniziativa parlamentare».
Nel suo intervento la senatrice ha ricordato tutti gli ostacoli sollevati nei decenni dai partiti per svuotare di significato i referendum. Dai pareri negativi spesso immotivati dati dalla Corte Costituzionale, agli escamotage parlamentari post-voto (“L’esito è vincolante, non è un sondaggio, o un atto d’indirizzo”), fino all’appello all’andare in spiaggia. «Vengono messi fili spinati sempre nuovi per impedirci di esprimerci. Ci troviamo di fronte a un’occasione importante per rivitalizzare uno strumento essenziale di partecipazione dei cittadini che è stato violentato.
Per questo dico votate qualsiasi cosa, ma votate. Fatelo per salvare uno strumento prossimo al coma. Spero ci sia la reazione dei cittadini stanchi. Che alla politica dicano basta: non se ne può più dei vostri strapoteri. Negli ultimi 10 anni siamo passati dall’essere cittadini, a popolo, a audience, a plebe. Spero ci sia un ritorno alla cittadinanza». Anche l’Italia dei Valori ha lanciato un accorato appello al voto attraverso il neo-assessore provinciale Donatella Gironcoli che in particolare ha sottolineato l’importanza di quello sul nucleare («Non è sicuro, non è economico e non dà più lavoro»). Il Pd ha invece organizzato un incontro pubblico in via Garibaldi.
Stefano Bizzi