Referendum comunali, Romoli apre spiragli

IL PICCOLO (Gorizia) 15/06/2011 – Referendum comunali, Romoli apre spiragli

Il sindaco guarda al futuro: «Se il Consiglio lo vorrà introdurremo la delibera di iniziativa popolare»

«Il quesito numero uno dei referendum comunali è accoglibile. Se il Consiglio comunale lo vorrà, potrà essere prevista la delibera di iniziativa popolare». Il sindaco Romoli apre ai referendari dopo la pesante scoppola legata al mancato raggiungimento del quorum. Ieri a tuonare era stato il radicale Pietro Pipi, il quale aveva parlato più o meno apertamente di boicottaggio da parte dell’amministrazione comunale.

Oggi ad intervenir è il primo cittadino. «Capisco la delusione del radicale Pietro Pipi e comprendo anche che cerchi un capo espiatorio – sottolinea Romoli -. Come detto, il primo quesito può essere accoglibile anche se, naturalmente, deve essere il Consiglio a esprimersi in merito. Riguardo al secondo, quello relativo all’annullamento del quorum nei quesiti comunali, ritengo che una percentuale di partecipazione vada comunque mantenuta. Potremo abbassarla dal 50 per cento più uno attuale al 40%.

Il terzo quesito, invece, va riformulato completamente». Il sindaco coglie l’occasione per rispondere anche a Roberto Antonaz. Il consigliere regionale di Rc, ieri, aveva accusato il capo della giunta municipale di aver ingannato tutti e di non aver seguito l’esempio di Milano. «A Milano – erano state le parole di Antonaz in un comunicato stampa – referendum nazionali e locali sono stati votati negli stessi seggi, permettendo non solo il superamento del quorum, ma anche un significativo risparmio di denaro pubblico. Suonano quindi come una moneta falsa le dichiarazioni di Romoli e della sua Giunta che si rammaricano per il mancato raggiungimento del quorum per i tre quesiti comunali, attribuendone la colpa all’abbinamento con la scadenza referendaria nazionale.

È vero esattamente l’opposto: se si fosse votato anche a Gorizia come a Milano, il quorum non sarebbe mancato». Pronta la replica di Romoli. «Il Comune di Gorizia ha ricevuto una lettera dal ministero con le disposizioni. Inoltre, ha applicato il regolamento. Da questo punto di vista siamo assolutamente tranquilli». Riguardo ai referendum nazionali, il quesito numero quattro, quello relativo al legittimo impedimento, ha avuto successo anche in città. A evidenziarlo il capogruppo del Pd in Consiglio comunale (e neoassessore provinciale) Federico Portelli. Sottolinea che nel quartiere centro, in tre sezioni non è stato raggiunto il quorum, in sette invece sì. «Nel resto della città – dichiara Portelli – tutti è quattro hanno superato il 50% più uno. Mi sembra un risultato assolutamente importante». (fra.fa.)

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