Bio-testamento proteste dei radicali
IL PICCOLO (Gorizia) 17/07/2011 – Bio-testamento proteste dei radicali
GRADISCA -Radicali verso l’adozione di forme di protesta non violente per chiedere l’applicazione del bio-testamento già approvato dal consiglio comunale di Gradisca. Lo annuncia Lorenzo Cenni, dell’associazione Libertà è Partecipazione. «A giugno – denuncia Cenni -, durante una riunione dei capigruppo del consiglio comunale, a Gradisca si è deciso di non decidere sulla questione del registro dei testamenti biologici. In pratica, invece di mettere in atto una decisa ed immediata azione di riattivazione del registro che tuttora è sospeso, il consiglio comunale ha scelto di temporeggiare rinviando la decisione a settembre dopo un ipotetico vertice con il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, durante il quale si dovrebbe decidere una linea comune con le altre municipalità».
Secondo Cenni la presa di posizione del Comune gradiscano stride con quanto sta accadendo nel resto del Paese. Altri Comuni italiani stanno istituendo registri ed offrendo questo servizio ai propri cittadini. Un nuovo registro è stato istituito presso il comune di Saluzzo. «Alla Camera si sta per approvare la legge Calabrò sul testamento biologico: una legge che sta confermando il suo impianto liberticida, illiberale, ingiusto e violento, dove gli unici a fare una vera, dura, concreta opposizione sono i deputati Radicali. La riapertura del registro anche a Gradisca – argomenta Cenni – avrebbe dato al possibilità ai cittadini di depositare le proprie volontà prima dello scempio che si sta per verificare. Se la legge Calabrò dovesse essere approvata sarà inutile depositare qualsiasi forma di testamento biologico perché le volontà espresse dai cittadini italiani non saranno vincolanti».
Luigi Murciano