Via Spalato, oggi sciopero della fame dei 212 detenuti

IL MESSAGGERO VENETO (Udine) 14/08/2011 – Via Spalato, oggi sciopero della fame dei 212 detenuti

Protesta contro sovraffollamento e taglio dei permessi Il direttore Macrì solidale: manifestazione pacifica

E la protesta, che è quella del leader radicale Marco Pannella e riguarda sovraffollamento degli istituti, mancanza di personale di polizia e rallentamento della concessione di benefici per uscire dal carcere, ha la solidarietà anche del direttore Francesco Macrì. «L’intera popolazione carceraria – si legge in una lettera sottoscritta da tutti i detenuti – ospite nella casa circondariale di Udine aderisce pacificamente e silenziosamente, come in altri istituti penitenziari italiani allo sciopero della fame indetto per il 14 agosto. Siamo solidali con le richieste dell’onorevole Pannella nel sollecitare il mondo politico, Camera e Senato in primis, ad affrontare tempestivamente il problema del sovraffollamento e di conseguenza la cattiva gestione sanitaria, la carenza del personale e non ultimo la concessione dei benefici come previsto dalla legge Gozzini, tutti problemi che affliggono le carceri italiane.

Per tale motivo non verrà ritirato latte, pane, frutta, dolcetti e tutta l’alimentazione prevista per la giornata». Sono stati gli stessi detenuti, tramite la missiva indirizzata al direttore Macrì, a chiedere la divulgazione della loro protesta all’opinione pubblica. «E’ una manifestazione che si preannuncia pacifica – sostiene il direttore Macrì – e appoggia le istanze di Marco Pannella. I detenuti rifiuteranno solo il cibo, non l’acqua. Non si tratta di uno sciopero della sete e poi comunque in estate fa caldo ed è opportuno dissetarsi. Sappiamo che la protesta si svolgerà in contemporanea anche in altri istituti italiani. Qui in Friuli c’è un precedente abbastanza recente e risale al giugno scorso, allora l’astensione dai pasti andò avanti qualche giorno. Siamo solidali con i carcerati, effettivamente sul tavolo ci sono problemi da affrontare, servirebbero dei correttivi, ma visto il momento di difficoltà economiche è difficile che alcune delle richieste possano essere accolte».

Anche la vecchia casa circondariale di via Spalato, a pochi passi dalla caserma dei carabinieri e dal teatro e inserita in un quartiere molto popoloso, soffre di sovraffollamento. «Il nostro istituto – aggiunge ancora Macrì – da regolamento potrebbe ospitare 87 persone, fino a 160 la situazione sarebbe ancora gestibile in maniera tranquilla, oltre i problemi si acuiscono e qui i detenuti sono attualmente 212. Il personale di polizia penitenziaria, tra dirigente, comandanti dei reparti, commissari, assistenti e agenti è di 127 unità, una ventina in meno di quanto previsto dalla pianta organica. Ma siamo consapevoli che il momento economico è delicato e che i margini di manovra sono pochi».

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