Registro sul biotestamento firmata l’intesa con i notai

IL MESSAGGERO VENETO (Udine) 13/10/2011 – Registro sul biotestamento firmata l’intesa con i notai

Dal prossimo 7 novembre, i cittadini potranno esprimersi sulla libertà di cura Il sindaco: così facilitiamo l’esercizio di un diritto senza sostituirci al Parlamento

L’accordo non soddisfa al 100% il consigliere comunale Federico Pirone (Sel) che non esita a definire «un ripiegamento al ribasso, frutto della mozione del Pd approvata dalla maggioranza che affidava, appunto, l’istituzione del registro all’Ordine dei notai. Probabilmente – conclude – senza la nostra pressione neanche questo avremmo ottenuto». Pirone avrebbe voluto che fosse il Comune a istituire il servizio.

di Giacomina Pellizzari

Udine, la città che ha accolto Eluana Englaro, ha istituito il registro dei testamenti biologici. Dal 7 novembre, gli udinesi potranno dichiarare le loro volontà sul fine vita. Un registro arrivato con grande ritardo e che chiude un’annosa questione iniziata con la prima richiesta, formalizzata in una mozione presentata in consiglio comunale da Federico Pirone, Anna Paola Peratoner e Gregorio Torretta. Era il 2009. Da allora è seguita una lunga mediazione conclusa con una mozione del Pd, condivisa anche dall’anima cattolica, che delega l’istituzione del registro all’Ordine dei notai. Ecco perché, adesso, i promotori del registro comunale parlano di una mezza vittoria.

La convenzione, sottoscritta ieri dal sindaco Furio Honsell e dal presidente del Consiglio provinciale notarile, Giancarlo Suitner, consente, per il prossimo triennio, ai cittadini di depositare le proprie volontà sulle cure sanitarie anche in caso di perdita della capacità di intendere e di volere. Il Consiglio notarile, infatti, si è impegnato a grantire tutte le settimane la presenza, a palazzo D’Aronco, di un notaio disposto ad autenticare le firme. Il servizio, che prenderà il via il primo lunedì di novembre, nella sala del Gonfalone, dalle 10 alle 12, sarà gratuito. Gli stessi notai, ogni sei mesi, forniranno al Comune l’elenco delle dichiarazioni ricevute. Da parte sua, invece, il Comune garantirà l’attività di segreteria, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli appuntamenti, e l’assistenza ai notai durante la redazione degli atti.

Allo stesso modo, il Comune si è impegnato a predisporre, aggiornare e custodire, un elenco elettronico delle dichiarazioni sul fine vita. «Rispondiamo a una precisa richiesta del consiglio comunale, in particolare dei consiglieri Pirone e Claudio Freschi» spiega il sindaco prima di aggiungere: «Con questo accordo il Comune facilita l’esercizio di un diritto da parte dei cittadini senza però volersi sostituire al Parlamento. E’ chiaro che questo strumento, senza una legge che regoli il testamento in vita, non ha alcun valore coattivo». Su questo punto insiste anche Suitner: «I nostri aderenti non accetteranno dichiarazioni in contrasto con la normativa di legge. Non si potrà, infatti, chiedere di staccare la spina, perché questo si configura come eutanasia, vietata per legge. Stiamo predispondendo, infatti, un casellario per chiarire quali dati chiedere ai cittadini che potranno esprimersi pure sulla donazione degli organi».

I residenti nel Comune di Udine, maggiorenni, per dichiarare le volontà sul fine vita dovranno fissare un appuntamento, utilizzando il servizio di prenotazione telefonica che sarà istituito a palazzo D’Aronco. E se nominano un fiduciario, all’appuntamento dovranno presentarsi entrambi. A quel punto il dichiarante compilerà un modulo che, dopo, potrà modificare o ritirare.

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