Gorizia – Dopo Manganelli, anche Cingolani e Botteghi firmano contro il tfr degli amministratori
E’ partita a spron battuto la campagna SonoSempreStatoContrario per l’abolizione dell’indennità di fine mandato che, in base a una legge regionale, spetta ai pubblici amministratori. Nel volgere di appena 48 ore già unatrentina di persone ha firmato la petizione on-line, tra i punti forti del manifesto programmatico stilato dal candidato consigliere Pipi. La campagna mira a chiedere agli amministratori degli enti locali la preventiva rinuncia all’indennità di fine mandato, percepita lo scorso giugno dal presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, che si è visto accreditare oltre 21mila euro al culmine dei primi cinque anni di mandato alla guida dell’ente provinciale.
«C’è il rischio che, dopo Gherghetta, anche il sindaco Romoli possa intascare gli oltre 20mila euro dell’indennità di fine rapporto», ragiona Pipi, che per questo motivo ha invitato tutti e quattro i candidati sindaco in lizza alle prossime comunali a firmare un documento con il quale si dichiarano preventivamente disponibili a rinunciare al trattamento di fine mandato. Dopo Fabrizio Manganelli, che venerdì scorso ha apposto il proprio autografo sul documento predisposto dal segretario radicale, ieri anche la candidata sindaca del MoVimento 5 Stelle, Manuela Botteghi, ha firmato la rinuncia preventiva all’indennità. Nella tarda serata di ieri con grande soddisfazione da parte del radicale Pipi e’ giunta anche la sottoscrizione di Giuseppe Cingolani.
Pipi ha inoltrato a Ettore Romoli una comunicazione nella quale lo invita caldamente a sottoscrivere entro domenica prossima i temi della campagna. «Altrimenti mi apposterò sotto la sua abitazione – dice tra il serio e il faceto l’esponente della lista Manganelli -. E’ giusto che gli elettori conoscano prima di recarsi al seggio quello che è l’orientamento dei candidati alla carica di sindaco su un tema delicato come quello degli scandalosi privilegi della partitocrazia».