Anche Otelma terrà un comizio
IL MESSAGGERO VENETO (Gorizia) 10/04/2012 – Anche Otelma terrà un comizio
Marco Amleto Belelli, segretario dell’associazione radicale “Libertà è partecipazione” di Genova, appoggia «e benedice» la candidatura del collega goriziano Pietro Pipi, che ha deciso di presentarsi alle prossime elezioni comunali come candidato al consiglio comunale nella lista di Fabrizio Manganelli. La notizia è che dietro al semisconosciuto nome di Marco Belelli si cela l’arcinota e discussa figura del Divino Otelma, volto noto del piccolo schermo, reduce dalla partecipazione al reality show “L’Isola dei famosi”.
Il “Divino” è stato invitato a Gorizia da Pipi nell’ultima settimana di aprile (data e programma sono ancora in corso di definizione), ma nei giorni scorsi ha inviato attraverso la propria segreteria particolare una pergamena con la quale dichiara il proprio sostegno al segretario dell’associazione radicale goriziana “Trasparenza è partecipazione”. Intanto è partita a spron battuto la campagna “Sonosemprestatocontrario” per l’abolizione dell’indennità di fine mandato che, in base a una legge regionale, spetta ai pubblici amministratori.
Nel volgere di appena 48 ore già una trentina di persone ha firmato la petizione on-line sul sito internet dell’iniziativa (www.sonosemprestatocontrario.org), tra i punti forti del manifesto programmatico stilato dal candidato consigliere Pipi. La campagna mira a chiedere agli amministratori degli enti locali la preventiva rinuncia all’indennità di fine mandato, percepita lo scorso giugno dal presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, che si è visto accreditare oltre 21 mila euro al culmine dei primi cinque anni di mandato alla guida dell’ente provinciale.
«C’è il rischio che, dopo Gherghetta, anche il sindaco Romoli possa intascare gli oltre 20 mila euro dell’indennità di fine rapporto», ragiona Pipi, che per questo motivo ha invitato tutti e quattro i candidati sindaco in lizza alle prossime comunali a firmare un documento con il quale si dichiarano preventivamente disponibili a rinunciare al trattamento di fine mandato: lo hanno firmato, fino a ieri, Fabrizio Manganelli, Manuela Botteghi e di Giuseppe Cingolani.