Comune di Trieste – “Report #1 – un anno di amministrazione”
In rappresentanza delle scriventi Associazioni eravamo presenti all’incontro al Ridotto del Verdi denominato “Report #1 – un anno di amministrazione”. Nello stesso incontro il sindaco Cosolini, nel sintetizzare il lavoro suo e della sua Giunta, ha parlato di “Trieste come città europea”, “di pari dignità tra il pubblico e il cittadino”, “della cultura del Comune, ovvero stare fino in fondo dalla parte dei cittadini” e “di mettersi nei panni di chi attende una nostra risposta”.
A proposito di Trieste città europea, abbiamo pensato che a Vienna, nel 2010, il primo anno dall’introduzione in Austria della legge sulle convivenze gay, 365 coppie formate da persone dello stesso sesso si sono registrate negli uffici distrettuali della capitale. Anche a Lubiana le coppie dello stesso sesso sono tutelate grazie ad una legge, in vigore dal 2006 in Slovenia, che ne riconosce l’unione. Sia Vienna che Lubiana, come ha voluto sottolineare il Sindaco, sono città con le quali Trieste sta dialogando per costruire rapporti di collaborazione. Di certo non solo Trieste non è una città europea in quanto a tutela dei diritti per le coppie formate da persone dello stesso sesso, ma l’Italia tutta è vergognosamente ultima su questi temi.
Ed è per riparare in parte a questo vulnus legislativo nazionale che le nostre Associazioni hanno presentato all’Amministrazione Comunale, già a novembre dello scorso anno, una proposta di delibera, apprezzata dalle stesse Assessore Grim e Famulari, volta ad eliminare ogni discriminazione per orientamento sessuale ed identità di genere per stare quindi, veramente, fino in fondo dalla parte dei cittadini. Da novembre però quella proposta è ancora lettera morta per la nostra Amministrazione, fatta eccezione per una mozione depositata da alcuni consiglieri, che solo parzialmente ha recepito le nostre richieste e che ad oggi non è stata ancora discussa, giacendo purtroppo in silenzio nel lungo elenco delle mozioni consiliari.
In quest’anno di amministrazione con sindaco Cosolini non è stata attivata, da parte del Comune, nessuna iniziativa di confronto istituzionale con le Associazioni Lgbt (lesbiche, gay, bisex e transgender) presenti sul territorio, nonostante le stesse (per voce di Davide Zotti) ne abbiamo fatto più volte richiesta. Nessuna iniziativa è stata presa dal Comune per celebrare, con la giusta dignità, la giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia (giornata che invece è stata ricordata autonomamente dalle Associazioni). Due soli sono stati gli appuntamenti (voluti ed organizzati unicamente dal Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica di Trieste) che hanno coinvolto l’Amministrazione Comunale e cioè la presentazione di un film e di un libro nel corso delle iniziative per la Giornata della Memoria e un incontro di sensibilizzazione sull’omofobia il collaborazione con il Gruppo interistituzionale contro la violenza ai minori.
Le Associazioni scriventi quindi sono veramente in attesa di una risposta e ci piacerebbe che il Sindaco si mettesse nei nostri panni e ci chiamasse per cominciare a lavorare per rendere Trieste, se non una città europea, almeno realmente inclusiva per tutti. Perché anche i diritti civili sono un ottimo volano per l’economia.
Clara Comelli – Associazione Radicale Certi Diritti
Patrizia Fiore – Avvocatura per i diritti lgbt – Rete Lenford
Davide Zotti – Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica di Trieste