I Radicali: «Gorizia si doti del registro delle unioni civili»
IL PICCOLO (Gorizia) 17/02/2013 – I Radicali: «Gorizia si doti del registro delle unioni civili»
Non ci sono state contestazioni, nè provocazioni. Anche chi (il consigliere provinciale Fabio Russiani) aveva preannunciato qualche iniziativa non certamente in favore del progetto della Provincia denominato “Diritti civili per tutti”, alla fine ha deciso di lasciare perdere, di soprassedere. «Anche per non dare troppa importanza all’iniziativa della Provincia. E poi non dobbiamo dimenticare che siamo in campagna elettorale», le sue parole. C’erano, invece, i Radicali. Del resto, avevano preannunciato la loro presenza. Qualche metro più in là, in borgo Castello, hanno installato un banchetto per un’iniziativa comunque discreta e rispettosa.
«L’iniziativa tenuta dal presidente Gherghetta di testimoniare i sentimenti di una coppia gay ha un valore puramente simbolico e non produce nessun effetto pratico per la collettività, magari produce un pò di propaganda per lui. Noi radicali goriziani – ha ribadito Lorenzo Cenni – proveremo dare all’evento una dignità politica. La nostra battaglia è culturale oltre ad essere politica e si chiama: antidiscriminazione, pari opportunità, pari dignità, registro delle unioni civili a Gorizia. Si chiama laicità». E quindi sin dalle 9.30 di ieri i Radicali sono voluti essere presenti con i microfoni di radio Radicale e «con i nostri “anacronistici” tavoli di raccolta firme per celebrare la fine del primo tempo di una battaglia politica che si annuncia lunga. Se la petizione anti-discriminazione e sul Registro delle unioni civili non dovesse essere approvata in consiglio comunale, siamo pronti al referendum!», hanno ribadito i promotori dell’iniziativa che ha suscitato un certo interessi fra i presenti. (fra.fa.)