Visita al carcere di Trieste

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Abbiamo contato gli anni, ora contiamo i giorni: -12 all’ultimatum della corte europea dei diritti dell’uomo.

In vista dell’ultimatum del 28 Maggio Venerdì 16, nel pomeriggio, alcuni esponenti locali di Radicali Italiani terranno una visita presso il carcere di Trieste, accompagnati dalla garante per i detenuti dei diritti dei carcerati di Trieste, Rosanna Palci.

Prima della visita, alle 16.30, di fronte al carcere di Via del Coroneo, si terrà una conferenza stampa, cui interverranno:

Rosanna Palci, garante per i diritti dei detenuti di Trieste;

Nicolò Gnocato, Radicali Italiani;

Alessandra Devetag, camera penale di Trieste.

A distanza di un anno dalla conferma della condanna, da parte della corte europea per i diritti dell’uomo, per lo stato di tortura perpetrato nelle carceri italiane, il 28 maggio scadrà l’ultimatum: l’Italia sarà costretta a risarcire economicamente i detenuti per il conclamato stato di tortura, se non riporterà le proprie carceri a condizioni umane; infatti, le norme sanitarie dispongono uno spazio minimo di almeno 9 metri quadri a detenuto, per gli allevamenti di maiali ne sono prescritti 6, mentre molti carcerati si trovano a vivere con meno di 3 metri quadri a disposizione.
Se tutti i detenuti, a seguito della scadenza dell’ultimatum, chiederanno il risarcimento quale avranno diritto, l’Italia si troverebbe costretta a pagare cifre astronomiche, oltre ad assistere ad un fiorire di ricorsi, nell’ambito di una giustizia già paralizzata.

Un decreto di amnistia, fortemente auspicato dal Presidente Napolitano, nonché da Papa Bergoglio, oltre a consentire il rientro immediato dell’Italia nella legalità, per quanto riguarda lo stato di tortura nelle carceri, smaltirebbe l’enorme arretrato giustiziario penale, che comporta l’irragionevole durata dei processi. Questo si traduce nel fatto che i poveri, anche se innocenti, si trovano a vivere per anni sotto la gogna giudiziaria, col rischio di vedere la propria vita distrutta per nulla; mentre i ricchi, potendosi permettere gli avvocati migliori, dilungano volutamente i procedimenti per ottenere la prescrizione: un’amnistia, di fatto, riservata ai soli ricchi delinquenti.

L’Italia, in Europa, detiene la maglia nera per quanto riguarda le condizioni dei detenuti, l’irragionevole durata dei processi, il numero di processi pendenti, e il numero di prescrizioni giudiziarie annue.

AMNISTIA UNICA VIA: per riportare immediatamente la situazione nella legalità, e consentire quindi una riforma strutturale che impedisca il ripresentarsi dei suddetti problemi.

“Non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri, poiché è da esse che si misura il grado di civiltà di una Nazione”

Voltaire

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