Numero dei parlamentari, raccolta firme contro la riduzione
Numero dei parlamentari, raccolta firme contro la riduzione. Il Partito Radicale al lavoro
di Redazione Trieste All News -24 Ottobre 2019
Trieste All News – Numero dei parlamentari, raccolta firme contro la riduzione
24.10.2019 – 09.46 – “E le Stelle stanno a guardare”. Un titolo evocativo, quello del romanzo di Cronin, per un’azione invece molto concreta e solo apparentemente in controtendenza rispetto all’opinione pubblica: quella del Partito Radicale, da sempre protagonista di iniziative di principio culminate in importanti vittorie come quella del 1974 per il divorzio. Questa volta si tratta della raccolta di firme, ora attiva in tutta Italia, per un referendum conservativo sulla recente riduzione dei parlamentari: obiettivo, in meno di tre mesi di tempo, raccogliere 500.000 firme autenticate e certificate e Marco Gentili , convinto assieme a Maurizio Turco e Irene Testa che non si tratti solo di un obiettivo simbolico ma che raggiungerlo sia possibile, lancia l’appello anche per Trieste.
Di che cosa si tratta? Di cancellare, attraverso un ‘no’ alla conferma con conseguente sua bocciatura da parte dei cittadini, la recente riduzione di parlamentari fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle e in particolare da Luigi Di Maio; una riduzione digerita male sia dai parlamentari stessi di qualsiasi colore, con malumori bipartisan, che da una parte di cittadini convinti che si tratti di un prezzo politico pagato al Movimento 5 Stelle: tradotta in termini economici, la riduzione dei parlamentari non sposta il piatto della bilancia, o per meglio dire del bilancio, risultando quasi ininfluente, mentre ininfluente non è da un punto di vista simbolico però si osserva da più parti che la riforma non porti niente di nuovo lasciando immutato il sistema bicamerale paritario italiano, per contro riducendo la possibilità di parola in particolare di alcune regioni che si trovano con una manciata di rappresentanti eletti. Nel peggiore dei casi, due.
La probabilità che si arrivi veramente a un referendum non è alta, ma esiste, perché Italia Viva, il nuovo partito di Matteo Renzi, assieme a Forza Italia con cui sembra esserci un’identità di vedute sul tema, o su più temi, e ad alcuni parlamentari di +Europa, sta facendo partire la stessa iniziativa in Parlamento rivolta però ai parlamentari stessi: la Costituzione prevede infatti che il referendum richiesto da un quinto dei parlamentari di una delle due Camere, numero molto più raggiungibile – attraverso un’azione politica indiretta, perché nessuno vuole metterci la sua faccia, ma concertata – possa essere alternativo a quello delle firme popolari: sono infatti 126 deputati o 63 senatori. Chi lo sa; e per ora, le Stelle stanno a guardare e i Radicali triestini preparano i banchetti di raccolta.