Biotestamento, un appello ai cittadini
IL MESSAGGERO VENETO (Udine) 29/04/2011 – Biotestamento, un appello ai cittadini
I promotori: «Venite in consiglio comunale a sostenere l’istituzione del registro». La mozione ha già subìto diversi rinvii
«Forti delle migliaia di firme raccolte per il referendum popolare, questa volta i promotori del registro del testamento biologico fanno appello ai cittadini affinché stasera, alle 17, si presentino in via Cavour, a fianco della loggia del Lionello, per salire poi nell’aula del consiglio comunale a sostenere le ragioni dell’istituzione del registro». L’appello è stato lanciato, ieri, a palazzo D’Aronco, dall’associazione “Luca Coscioni”, l’associazione “Per Eluana”, dal Coordinamento laico nazionale (Cln) dall’Unione atei (Uaar), dalla Chiesa evangelica metodista, da Sinistra ecologia e libertà (Sel) e dal Partito socialista italiano. L’obiettivo è discutere la mozione presentata il 13 marzo 2009 dai consiglieri Anna Paola Peratoner, Federico Pirone e Gregorio Torretta che all’epoca facevano parte del gruppo “Per la sinistra” e rinviata più volte dall’assemblea. Da qui la raccolta di firme per il referendum popolare bocciato dal Comitato dei garanti perché la materia non era stata affrontata in consiglio comunale.
Lo scorso gennaio, però, i capigruppo si erano impegnati a farlo tra fine aprile e inizio di maggio, ma l’altra sera non sembravano più così convinti. Da qui l’appello ai cittadini. Ma il presidente del consiglio, Daniele Cortolezzis, sostiene che la discussione slitterà a lunedì perché, nell’ordine dei lavori, prima vanno esauriti i punti all’ordine del giorno. Ecco perché i promotori del biotestamento fanno pressione e sostengono, come ha spiegato Andrea Castiglione (Psi), che «il registro non ha nulla a che vedere con la legge visto che si limita a raccogliere le volontà dei singoli cittadini. E’ grave che il consiglio non si sia espresso» ha aggiunto Castiglione nell’assicurare che se la mozione fatta propria da Pirone (Sel) sarà rigettata, il Comitato riproporrà il referendum. Anche perché la richiesta dell’istituzione del registro dei biotestamento arriva dalla gente.
Basti pensare ai 325 testamenti già registrati dall’associazione Coscioni con la Chiesa metodista e agli altrettanti in lista d’attesa. A promuovere la politica delle idee ci pensa anche il Coordinamento laico nazionale (Cln) che domani, alle 10, in piazza San Giacomo, in occasione della giornata Arancione durante la quale i sostenitori del biotestamento indosseranno un indumento color arancione, contesterà il disegno di legge Calabrò. «Una legge incostituzionale – ha puntualizzato Cinzia Gori – basti pensare che richiede la firma autografa. E’ assurdo soprattutto se si tratta di pazienti tetraplegici o di ammalati di Sla». E considerato che il Cln, a settembre, festeggerà a Udine, la città che ha accolto Eluana Englaro, la giornata nazionale del testamento biologico la considerazione di Gori è stata: «Anziché essere i primi a istituire il registro siamo il fanalino di coda». Ma anche in questo caso non mancano le resistenze: «Non sappiamo ancora – ha riferito Gori – se ci sarà concesso il teatro».